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Progetto Responsabilità Sociale Impresa

La rete della Responsabilità Sociale d'Impresa

Il progetto interregionale/transnazionale "Creazione di una rete per la diffusione della Responsabilità Sociale d'Impresa"

Nell'aprile 2012 la Regione Veneto in collaborazione con la Regione Liguria ha avviato un progetto finalizzato a promuovere la diffusione della RSI (Responsabilità Sociale d'Impresa) tra le imprese e ad avviare un processo di scambio e apprendimento reciproco sul tema tra pubbliche amministrazioni. Oltre alla Regione del Veneto, capofila del progetto, hanno aderito altre amministrazioni regionali quali: Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Umbria, Toscana e Valle d'Aosta.

Il progetto vede inoltre la partecipazione dell'INAIL, dell'INEA, del Ministero dello Sviluppo Economico, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e anche del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.


I presupposti di tale progetto sono principalmente due:

  1. Comunicazione della Commissione Europea "Europa 2020 Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva" che propone agli operatori economici e sociali europei, agli enti pubblici e ai soggetti privati una via d'uscita alla crisi economica;
  2. Comunicazione della Commissione Europea "Strategia rinnovata dell'UE per il periodo 2011-14 in materia di responsabilità sociale d'impresa" che propone una nuova definizione: "La Responsabilità Sociale delle imprese consiste nell'impatto che esse hanno sulla società". 

La Comunicazione sottolinea come un'impresa socialmente responsabile non solo possa essere maggiormente competitiva, ma anche mitigare gli effetti sociali dell'attuale crisi economica, offrendo nuove opportunità di lavoro "durevole nel medio e lungo termine".

Le finalità di tale progetto possono così riassumersi:

  • aumentare la diffusione della RSI tra le imprese lungo tre direttrici principali: sicurezza e qualità del lavoro (pari opportunità, conciliazione vita-lavoro, salute e sicurezza); risparmio energetico; ​qualità dei prodotti a tutela dei consumatori;
  • avviare tra Pubbliche Amministrazioni un processo di scambio e apprendimento reciproco (sugli approcci e programmi di intervento adottati, sulle esperienze realizzate, sulle principali problematiche connesse agli strumenti elaborati sul tema), nonché sviluppare forme di collaborazione per lo sviluppo di prodotti comuni.

Si sviluppa in 4 azioni:

  • Azione 1: scambio di buone pratiche tra amministrazioni pubbliche regionali/provinciali attraverso incontri tematici e visite di studio;
  • Azione 2: individuazione di agevolazioni/facilitazioni amministrative/punteggi premianti nella partecipazione a bandi per le imprese e le amministrazioni pubbliche socialmente responsabili;
  • Azione 3: istituzione di un premio nazionale;
  • Azione 4: promozione delle esperienze e dei risultati del progetto. 


Coerentemente con l'Azione 2, nel corso del 2013 si sono tenuti Comitati Tecnici finalizzati allo studio di un Set unico di indicatori che potessero essere utili all'individuazione dell'impresa socialmente responsabile al fine di concedere alle stesse degli incentivi, agevolazioni, sgravi ecc. Il gruppo di lavoro, composto da rappresentanti dei Ministeri, degli istituti e delle regioni aderenti al progetto, ha recepito i criteri e gli indicatori individuati in ciascuna regione capitalizzando quanto fatto precedentemente da ciascuna amministrazione e quindi tenendo conto delle diverse realtà che caratterizzano il territorio nazionale.

Il SET di indicatori di recente licenziato è attualmente utilizzato dalle amministrazioni regionali per riconoscere le imprese virtuose e incentivare ulteriormente la diffusione dei principi e della cultura della RSI a livello territoriale e si presenta come un questionario di autovalutazione a disposizione delle imprese.

Gli indicatori che compongono il SET sono misurabili e verificabili mediante documenti probanti esplicitamente indicati alle aziende per facilitare l'autovalutazione e sono tarati in base alla dimensione delle imprese (micro, piccole, medie e grandi) e al loro settore di appartenenza:

  • Agroalimentare e agricoltura;
  • Manifattura, costruzioni ed edilizia;
  • Utilities: fornitura di energia elettrica, gas, vapore, aria condizionata; acqua; gestione dei rifiuti;
  • Farmaceutico;
  • Commercio, servizi alle imprese e alla persona, finanza, banche, credito e Assicurazioni.


Attualmente, nell'ambito della programmazione di bandi a valere su fondi comunitari, il questionario di autovalutazione della RSI è utilizzato dalla Regione del Veneto per individuare e premiare con un punteggio aggiuntivo le imprese che in seguito alla autovalutazione raggiungano un punteggio uguale o superiore alla soglia minima individuata dal SET . 

Per consultare le griglie di autovalutazione della Responsabilità Sociale d'Impresa è possibile visitare il sito dedicato rsi.mise.gov.it