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Reddito di cittadinanza

Il Reddito di cittadinanza

Il decreto-legge n. 4/2019 ha istituito la misura di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale

Da gennaio è in vigore il decreto-legge n. 4/2019, che introduce la misura di politica attiva del lavoro per il contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all'esclusione sociale: il Reddito di cittadinanza.

Cosa è?

Si tratta di un sostegno economico per le persone che si trovano in difficoltà economica, sono a rischio di emarginazione nella società e nel mondo del lavoro e hanno bisogno di integrare il reddito della propria famiglia.

Il Reddito di cittadinanza prevede la sottoscrizione del Patto per il lavoro o del Patto per l'inclusione sociale e la realizzazione di un percorso personalizzato di reinserimento lavorativo e sociale:

  • il Patto per il lavoro, che il beneficiario stipula con l’operatore del Centro per l’Impiego (CPI), è un documento che include il bilancio delle competenze e l’impegno di accettare almeno una delle 3 offerte di lavoro proposte dal CPI;
  • il Patto per l'inclusione sociale, nei casi di famiglie in particolare disagio, è un progetto pensato dai Comuni, dai servizi per l’impiego e dagli enti territoriali competenti per avviare un percorso di attivazione sociale e lavorativa e che contiene gli interventi e gli impegni necessari a garantire la fuoriuscita dalla povertà.


Per i nuclei familiari composti da uno o più componenti di età pari o superiore a 67 anni il Reddito di cittadinanza assume la denominazione di Pensione di cittadinanza, ma conserva le stesse regole, procedure e requisiti di accesso.

A chi si rivolge?

Il Reddito di cittadinanza può essere richiesto dai cittadini italiani e dell'Unione Europea maggiorenni, oppure dai loro familiari titolari del diritto di soggiorno, e dai cittadini di Paesi terzi con permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo. Inoltre, è necessario essere residente in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo.

Il nucleo familiare deve possedere:

  • un ISEE inferiore a 9.360 euro;
  • un patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 30.000 euro;
  • un patrimonio mobiliare inferiore a 6.000 euro. Questa soglia cresce in base al numero dei componenti della famiglia e dei componenti con disabilità;
  • il reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui (7.560 euro se si tratta della Pensione di cittadinanza), mentre se la famiglia risiede in un’abitazione in affitto la soglia è elevata a 9.360 euro.


Possono richiedere il Reddito di cittadinanza anche coloro che percepiscono la NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) o altri strumenti di sostegno al reddito per la disoccupazione involontaria.

Quanto dura e qual è l’importo?

Il Reddito di cittadinanza viene erogato dall’INPS dal mese successivo a quello della richiesta, per un periodo di massimo 18 mesi. Può essere rinnovato dopo la sospensione di un mese.

Il beneficio varia in base ai requisiti posseduti, dai 480 euro ai 9.360 euro annui, ed è composto da:

  • una integrazione al reddito familiare fino a 6.000 euro moltiplicati per la scala di equivalenza (7.560 euro per la Pensione di cittadinanza);
  • per chi è in affitto, un incremento annuo pari al canone di locazione, fino a un massimo di 3.360 euro (1.800 euro per la Pensione di cittadinanza).

Come richiederlo?

La domanda può essere presentata a partire dal 6 marzo 2019 online sul sito www.redditodicittadinanza.gov.it, presso i Centri di Assistenza Fiscale (CAF) o gli uffici postali (dopo il quinto giorno di ciascun mese) attraverso il modulo in allegato.

Le informazioni contenute nella domanda del Reddito di cittadinanza vengono comunicate all’INPS che, in caso di esito positivo, riconosce ed eroga il beneficio attraverso una carta di pagamento elettronica (Carta Reddito di cittadinanza).

La Carta consente di:

  • acquistare beni e servizi di base;
  • effettuare prelievi di contante entro un limite mensile di 100 euro per i nuclei familiari composti da un individuo (incrementato in base al numero di componenti della famiglia);
  • effettuare un bonifico mensile a favore del locatore indicato nel contratto di locazione o dell’intermediario che ha concesso il mutuo;
  • usufruire di agevolazioni sulle tariffe elettriche e quelle riguardanti la compensazione per la fornitura di gas naturale riconosciute alle famiglie economicamente svantaggiate.


L’importo non speso o non prelevato viene sottratto nella mensilità successiva, nei limiti del 20% del beneficio erogato.

A seguito del riconoscimento del Reddito di cittadinanza, il beneficiario è convocato dai CPI per stipulare il Patto per il lavoro o dai servizi dei Comuni competenti per il contrasto alla povertà per stipulare il Patto per l’inclusione sociale.

Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito dedicato al Reddito di cittadinanza, www.redditodicittadinanza.gov.it.